
- 13/02/2023
Cassazione Civile Sentenza 32855/2022
La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 novembre 2022 n. 32855 ha statuito che sono nulli i patti dispositivi fatti dagli eredi anche relativamente alla quota di beni di proprietà del genitore ancora in vita, in quanto pur non costituendo negozi mortis causa non andando ad incidere sulla devoluzione ereditaria, in quanto presuppongono comunque che si svolga secondo le regole successorie senza vincolare in alcun modo il de cuius.
Il divieto si spiega col fatto che, vincolando il de cuius, i patti successori gli toglierebbero quella libertà di disporre che la legge riconosce ad ogni persona fino al momento della morte.
L’ordinamento riconosce infatti la libertà di disporre mediante il testamento, garantendone la revocabilità e modificabilità in ogni tento, stabilendo che non si può in alcun modo rinunziare alla facoltà revocare o mutare le disposizioni testamentarie, fissando altresì che ogni clausola o condizione contraria non ha effetto.
Per patti successori si devono intendere quelle convenzioni che abbiano per oggetto la costituzione o trasmissione o estinzione di diritti relativi ad una successione non ancora aperta facendo sorgere nel contempo un vincolo di cui la disposizione ereditaria rappresenta l’adempimento.
Secondo la Corte di Cassazione tali eventuali patti devono considerarsi ed intendersi nulli.